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Intervista ad Andrea Levy Presidente Salone di Torino Parco Valentino

Marco Della Monica 1 Febbraio 2018 80


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Parte il podcast di Motorsport Republic+ con un personaggio del mondo dell’auto che si è costruito il suo palcoscenico partendo dalla passione, ché le cose migliori hanno un inizio sempre da lì. Parliamo del Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino che il prossimo 6 giugno taglia il nastro del quarto anno. Lo facciamo con Andrea Levy Presidente del Comitato promotore. Con lui alla scoperta delle novità dell’edizione, ma anche delle origini di una idea che ha un pò scardinato il modo di presentare e vedere l’auto.

Ogni Salone dedicato all’auto rappresenta sempre una valida cartina al tornasole circa lo stato di salute del settore. Non solo l’andamento congiunturale, ma anche il gradimento, la temperatura emotiva che l’evento è in grado di innescare tra gli appassionati. Per me, però, i Saloni hanno sempre quell’aura, detta alla Walter Benjamin, di troppo patinato, troppo ricco, quella glassa di meraviglia ricercata negli stand, bailamme di conati creativi e acrobazie dell’immaginazione architettonica che funziona bene per scatenare l’effetto WOW tra gli addetti del settore. Ecco, soprattutto tra gli addetti del settore. E’ tutto molto autoreferenziale, tutto apparecchiato con il servizio buono per servire al pubblico, distante emotivamente, la migliore immagine possibile.

E poi, nel corso dell’anno, giù a dissertare sulla mancanza di interesse dei giovani e dei giovanissimi, dell’auto che non tira più perché è scorretto, fuori tempo massimo parlare di sound, prestazioni, sportività, piacere di guida. Adesso sono gli smartphone, l’apparire sui social, l’ansia per i “like” facili, altri gli interessi che vengono coltivati. E nessuno, mai, a domandarsi perché forse è il linguaggio, quello, che è  terribilmente cambiato e con lui la modalità di accesso e fruizione delle cose… anche degli eventi.

In questo overload di contenuti che il mondo, ogni giorno, ci offre,  l’auto doveva, deve e dovrà cambiare il modo con cui si racconta, si mostra, si espone. E qui, la novità vincente è proprio il Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino.

“Parco Valentino è nata con l’idea di avvicinare i giovani alle automobili puntanto alla massima fruibilità: biglietti gratuiti, apertura fino alle 24, ma siamo consapevoli che il linguaggio e cambiato. Una vera e propria rivoluzione che ha coinciso anche, da parte dei Costruttori, con una comunicazione concentrata su contenuti molto tecnologici e meno emozionali: guida autonoma, sistemi di assistenza di tutti i tipi. La parte emozioanale è stata un po’ tralasciata. Per questo nel nostro progetto Parco Valentino abbiamo cercato di avere molte auto sportive, prototipi, il racing, unite alle auto del momento. Proprio per riaccendere la passione”. (Andrea Levy)

E non senza una punta di polemica, Andrea Levy, sottolinea che passione, interesse e voglia di coltivare il piacere di possedere una bella vettura è stata anche fortemente colpita dalla norma sul superbollo. Un convegno al riguardo fu organizzato ad aprile dello scorso anno proprio da Parco Valentino.

“Il superbollo sulle auto sportive ha ridotto drasticamente in Italia la circolazione di queste vetture colpendo soprattutto i giovani. Anche io ho iniziato, da giovane, comprando auto usate. Oggi acquistare una BMW M3 costerebbe soprattutto di superbollo” 

Al riguardo proprio lo scorso anno, in occasione della presentazione del Salone Parco Valentino 2017 venne presentato un completo report dei dannosi effetti (anche per l’erario) di questa legge. Puoi leggere tutti i dati e i commenti qui 

Un format destrutturato, con una distribuzione di micro eventi collegati al Parco Valentino, lungo il territorio, ma anche il posto dove festeggiare compleanni particolari. E’ qui che Pininfarina ha festeggiato il suo 85.mo compleanno così come il 100.mo anniversario di BMW piuttosto che il 70.mo di Ferrari e di Volvo.  E, in questo solco, anche il 2018 riserverà sorprese.

Mettere al centro l’auto, togliere fattori di distrazione come la spettacolarizzazione degli stand, rendere il palcoscenico uguale per tutti, quinta comune ai modelli esposti, è un’altra delle indovinate caratteristiche di questo evento che si svolge, oltretutto, tutto all’aperto lungo gli splendidi viali di Parco Valentino.

“E’ un Salone dalle caratteristiche diverse. Abbiamo voluto questa apertura, questa semplicità nell’approccio e nei linguaggi e anche la presenza di stand tutti uguali ci consente di ritornare a parlare di prodotto e non di scenografia”

Per l’edizione 2018 sono tante le novità e le iniziative di cui abbiamo parlato nel corso dell’intervista e che rafforzeranno ancora di più il carattere di originalità di questo evento, pronto a guadagnarsi il carattere internazionale che merita.

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Marco Della Monica

Ho sempre amato la guida e l’auto come il naturale mezzo per viverla. E sono convinto che non sono solo le moto a spostare l’anima, così come non servono cavalli in quantità industriali per divertirsi al volante. Mi intriga la fotografia, ma amo scrivere. E questo è quello che posso offrire. Momenti raccontati.

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