In occasione della presentazione della nuova Volvo V60 Cross Country presso il Volvo Studio di Milano ho incontrato Michele Crisci che oltre ad essere a capo di Volvo Italia è anche il Presidente della UNRAE. Elettrificazione e motori endotermici. Ma per forza l’una escluderà l’altra?
Parliamoci chiaro, per gli appassionati di auto, quelli di vecchio stampo l’idea di un futuro elettrificato e a guida autonoma non eccita tanto la fantasia, ma questo è lo scenario cui dobbiamo abituarci ed al netto delle molte cose interessanti di questa rivoluzione, a che punto stanno le situazioni? Le posizioni sul mercato dei vari Costruttori, l’abbandono annunciato di motorizzazioni ancora validissime e quasi imbattibili (anche dal punto di vista delle emissioni) come il diesel, le infrastrutture, ecc.
Michele Crisci ha idee molto chiare e rappresenta uno dei manager più aggiornati considerando anche la sua posizione nell’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentante Veicoli Esteri) che è piuttosto attiva al riguardo. In questa puntata del podcast di Motorsport Republic+ un’analisi dello scenario attuale e delle criticità da risolvere, prima su tutte, quelle di una distribuzione capillare della risorsa energetica.
Tutti i Costruttori si stanno dirigendo verso l’elettrico, chi più speditamente chi meno ed il problema è che arriveremo ad un punto in cui l’offerta di auto ibrida ed elettrica sarà completa, ma non avremo infrastrutture nel nostro paese
Michele Crisci
Da questo punto di vista l’utilizzo di un’auto elettrica dovrà essere approcciato al pari di quello che noi facciamo con i nostri smartphone che sono potenzialmente sempre in fase di ricarica. E questo vuol dire passare indifferentemente dalla wall box di casa alla colonnina sul posto di lavoro piuttosto che nei posti di maggiore aggregazione così come lungo le direttrici autostradali.
Una polverizzazione degli impianti su tutto il territorio che è ancora molto lontana dall’essere raggiunta e, nel mentre, si decide di demonizzare le motorizzazioni attuali puntando l’indice contro un diesel che, invece, nella sua ultima configurazione Euro 6-temp emette una quantità di CO2 paragonabile a quella di un ciclista.
In generale i produttori automobilistici hanno fatto dei passi in avanti straordinari nel corso di questi ultimi anni. Progressi che per onestà intellettuale, bisogna dire, che altre industrie non hanno fatto
Michele Crisci
Ecco le due contraddizioni che emergono nel corso di questa intervista: distribuzione e reti e eccessiva demonizzazione della trazione endotermica che rappresenta e rappresenterà ancora per molto tempo la principale fonte di mobilità del nostro pianeta.
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Ho sempre amato la guida e l’auto come il naturale mezzo per viverla. E sono convinto che non sono solo le moto a spostare l’anima, così come non servono cavalli in quantità industriali per divertirsi al volante. Mi intriga la fotografia, ma amo scrivere. E questo è quello che posso offrire. Momenti raccontati.
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