Mercato Auto

L’INTERVISTA A GIANMARCO GIORDA DIRETTORE ANFIA

Marco Della Monica 22 Dicembre 2020 267


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Bene i nuovi incentivi per il 2021 necessari per superare questo momento critico, ma il settore auto necessità di interventi e strategie di lungo respiro

Dopo la puntata con il giornalista economico e auto Pierluigi Bonora, si continua la serie di incontri legati al mercato auto e la sua economia. In questo puntata Gianmarco Giorda direttore ANFIA (Associazione nazionale Filiera Industria Automobilistica).

Lo scenario automotive è molto complesso, il cambio di paradigma totale legato alla mobilità elettrificata ed elettrica rischia, tra l’altro, di rendere l’auto sempre più una semplice commodity. Per Gianmarco Giorda il rischio c’è perché l’oggetto auto sarà meno differenziato rispetto al passato proprio perché l’elettrificazione impone degli standard abbastanza uniformi.

Stile e design gli elementi differenzianti, ma il piacere di una guida analogica rimarrà presente.

Stile e Design, questi, secondo Gianmarco Giorda saranno gli elementi distintivi del Marchio, ma non solo le linee esterne quanto e più il design degli interni. Perché bisognerà aspettarsi un grande ripensamento degli spazi anche in funzione della seconda rivoluzione attesa che è rappresentata dalla guida autonoma.

Uno scenario non proprio elettrizzante per gli amanti dell’auto come mezzo in grado di dare piacere e soddisfare i sensi. Il piacere della guida tradizionale, come siamo abituati a pensarla non finirà certo a breve, tutt’altro. Lo scenario che si prospetta, infatti, è qualcosa ancora molto al di là negli anni. Tuttavia rimarrà lo zoccolo duro degli appassionati di guida e a questi i Costruttori daranno certamente una risposta con offerte precise, magari di nicchia, ma presenti ed altrettanto evolute.

Unirsi per contare di più

C’è una indubbia riorganizzazione delle associazioni di categoria che si stanno presentando, sempre più spesso assieme, per dare maggiore forza alle istanze della categoria. Sembra che i risultati si stiano portando a casa visto che il set di proposte è stato accolto dal decisore pubblico.

La struttura degli incentivi 2021

Sono circa 420 milioni di euro previsti per il settore auto compreso le endotermiche strutturato come 120 milioni per auto con emissione da 0 a 60 grammi di CO2  (2000 euro) e 250 milioni nella fascia 61-135 CO2  per le benzina e diesel Euro 6. Molto importanti anche i 50 milioni a supporto della domanda di veicoli commerciali leggeri con un approccio neutrale per i powertrain ovviamente con una intensità differente tra ibridi e endotermici.

Diesel, tecnologia morta?

Interessante la risposta di Gianmarco Giorda al riguardo che, senza mezzi termini, vede nelle chiusure ideologiche e senza un vero fondamento tecnico, il maggior ostacolo ad una transizione meno traumatica verso tecnologie di trazione meno impattanti. Ad esempio è il ban al 2030 che l’Inghilterra ha messo non solo sul diesel, ma anche sui termici elettrificati. Un modo di approcciare il tema schizofrenico e irrazionale che non considera il danno sociale sociale generato da una transizione veloce e mal gestita verso una mobilità totalmente elettrica.

La lobby dell’auto con i sensi di colpa

Le decisioni che sono state prese a Bruxelles non hanno, in effetti, trovato una risposta coesa e organizzata dei Costruttori, probabilmente ancora frastornati dallo scandalo del diesel gate, ma adesso la situazione sembra più chiara e l’urgenza è fare la voce unica di fronte alla possibilità di un ulteriore innalzamento dei limiti di emissione per il 2030 che si vogliono aumentare, rispetto agli attuali 95 g/Km di CO2, di un ulteriore 12,5% passando da 37,5% a ben il 50%. Una decisione che innescherebbe drammatiche ripercussioni su produzione e occupazione. Inoltre senza minimamente pensare ad una infrastruttura di ricarica ancora molto al di sotto di una soglia accettabile e questo non solo in Italia.

Personalizzazione e motorsport. Due settori molto importanti

Nel corso della puntata abbiamo anche parlato del mercato delle personalizzazioni che, pur non essendo un settore di diretta attenzione di ANFIA, rappresenta una possibilità molto importante per l’after-market e i piccoli produttori soprattutto considerando il fenomeno del restomod sempre più seguito e praticato in tutto il mondo.

Diverso il discorso del motorsport. ANFIA ha una divisione dedicata (qui la puntata con i responsabili Andrea Bernoni e Marina Sonzini) che sta lavorando ad un progetto molto importante: quello di realizzare il primo studio organico sul motorsport in Italia. I dati di ANFIA parlano di un settore secondo, a livello europeo, solo all’Inghilterra e avere un motorsport formalmente organizzato può rappresentare una formidabile leva di sviluppo non solo per la pratica sportiva, ma per il comparto auto in generale.

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Marco Della Monica

Ho sempre amato la guida e l’auto come il naturale mezzo per viverla. E sono convinto che non sono solo le moto a spostare l’anima, così come non servono cavalli in quantità industriali per divertirsi al volante. Mi intriga la fotografia, ma amo scrivere. E questo è quello che posso offrire. Momenti raccontati.

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